Sei stufo di non capire in cosa differiscono le mascherine con filtro ffp1, ffp2 e ffp3? Ecco la realtà dei fatti (spiegata semplice).
Nonostante già da un po’ di tempo l’uso delle mascherine sia diventato obbligatorio in diverse situazioni, riguardo alla scelta delle tipologie di facciali filtranti c’è ancora molta confusione.
Quando è meglio utilizzare una mascherina piuttosto che un’altra?
Mascherine ffp1, ffp2, ffp3 differenze, dettagli e modo d’uso. In questo articolo tratteremo nello specifico questi argomenti, per chiarire i dubbi più frequenti sulle principali categorie di mascherine con filtro.
Capacità filtranti delle mascherine ffp1, ffp2 e ffp3.
Le mascherine antivirus ffp1, ffp2 e ffp3 sono delle protezioni molto utili in tantissime situazioni, perché sono in grado di difendere le vie aeree di chi le utilizza da numerosi pericoli dispersi nell’aria.
Queste tre categorie di mascherine hanno in comune la sigla iniziale, che significa letteralmente “filtering facepiece particles”.
I facciali filtranti delle particelle si differenziano però con un numero finale, che indica il livello di efficacia filtrante sulle sostanze nocive o agenti patogeni aerodispersi.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le differenze:
- FFP1:
le mascherine facciali ffp1 sono in grado di filtrare l’80% delle particelle aerodisperse. Creano una barriera tra chi le indossa e l’ambiente esterno, ma non sono in grado di bloccare tutte le microparticelle solide o di saliva più piccole, che possono trasportare i virus.
- FFP2:
i facciali filtranti ffp2 hanno un grado di protezione maggiore rispetto alle mascherine ffp1. Riescono a filtrare fino al 94% delle microparticelle disperse nell’aria e hanno una perdita verso l’interno minore dell’8%.
- FFP3:
le mascherine ffp3 sono caratterizzate dal più alto tasso di protezione rispetto alle categorie precedenti, infatti riescono a filtrare fino al 99% delle particelle sospese nell’aria e hanno una perdita verso l’interno minore del 2%. Queste loro caratteristiche fanno sì che siano utilizzate soprattutto dal personale medico che deve stare a stretto contatto con malati contagiosi.
A seconda del rischio a cui potrebbero essere esposti naso e bocca è dunque meglio preferire un livello di filtrazione, rispetto ad un altro.
Le mascherine antivirus ffp3 non sono necessarie per l’uso civile, ma sono da riservare a medici, infermieri o personale del 118 di che si possono trovare a contatto con pazienti infetti da patologie particolarmente contagiose come quella del Covid-19.
Durante la quotidianità, mentre si fa la spesa o ci si dedica alle attività di tutti i giorni, risultano essere più adatte le tipologie di facciali filtranti ffp1 e ffp2.
Le maschere facciali filtranti ffp1, ffp2 e ffp3 però possono mutare le loro capacità filtranti dall’interno verso l’esterno a seconda che siano dotate o meno di una valvola di espirazione. Vediamo nel dettaglio in che modo questa caratteristica potrebbe incidere sulla scelta della mascherina più adatta a te.
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Facciali filtranti: con o senza valvola?
Le mascherine ffp1, ffp2 e ffp3 per consentire il maggior comfort durante la respirazione da parte di chi le indossa, talvolta possono essere dotate di una valvola.
Quando la mascherina viene indossata per molto tempo infatti, al suo interno la concentrazione di aria calda e l’umidità può generare la formazione di condensa, che specialmente per chi indossa gli occhiali può essere molto fastidiosa.
La valvola permette all’aria calda e all’umidità intrappolata all’interno della mascherina di fuoriuscire, consentendo di respirare più liberamente e in un ambiente più asciutto.
Ma la valvola incide anche sul potere filtrante?
In questo senso bisogna fare molta attenzione:
- la valvola di espirazione non compromette l’effetto filtrante delle particelle che arrivano dall’esterno, quindi chi le indossa è al sicuro;
- consentendo il passaggio dell’aria e dell’umidità dall’interno verso l’esterno, le mascherine con valvola non proteggono le persone che stanno intorno a chi le indossa.
Quindi le mascherine ffp1, ffp2 e ffp3 senza valvola proteggono chi le indossa e chi gli sta intorno, quelle dotate di valvola invece, proteggono soltanto chi le utilizza.
Infatti assieme all’aria e all’umidità potrebbero fuoriuscire dalla mascherine anche dei droplets contenenti particelle virali.
Dunque occorre fare molta attenzione, ed indossare i facciali filtranti ffp1, ffp2 e ffp3 con valvola solo se si è certi di non rappresentare un pericolo per chi ci circonda.
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Consigli e indicazioni per il corretto utilizzo delle mascherine ffp1, ffp2 e ffp3.
Perché le mascherine ad alta protezione siano davvero efficaci per preservare la salute delle tue vie aeree, è necessario che le indossi seguendo dei semplici ma importantissimi accorgimenti.
Innanzitutto, per essere certo della loro efficacia, ti consigliamo di acquistare soltanto mascherine ffp1, ffp2 e ffp3 certificate per qualità e sicurezza, mentre meglio diffidare dei dispositivi di protezione di dubbia provenienza, che potrebbero essere di scarsa qualità o non conformi agli standard nazionali.
Il primo accorgimento a cui prestare attenzione è l’igiene delle mani:
- lava accuratamente le mani con acqua e sapone (secondo la procedura consigliata dal ministero della salute), oppure utilizza un gel igienizzante mani che contenga almeno il 60% di alcool (come quello che trovi in vendita su MaskHaze);
- ora che che le tue mani sono state perfettamente igienizzate anche negli spazi più difficili da raggiungere, puoi maneggiare la mascherina filtrante in totale sicurezza (anche se è sempre preferibile evitare di toccare la parte interna).
Ora vediamo come utilizzare correttamente il facciale filtrante, per essere certo di proteggerti adeguatamente anche da patologie altamente contagiose come il coronavirus:
- afferra la mascherina ai laccetti o elastici laterali di cui è dotata e avvicinala al viso, assicurandoti di coprire adeguatamente sia naso che bocca, dopodiché fissa gli elastici dietro le orecchie;
- mentre indossi la mascherina, evita di toccarla, se non negli elastici per sistemarla, perchè la superficie esterna potrebbe essere contaminata dagli agenti patogeni che sono stati filtrati;
- se la mascherina si inumidisce troppo a causa della respirazione durante l’utilizzo, sostituiscila con una nuova (il cambio mascherina dovrebbe avvenire preferibilmente ogni 3 o 4 ore).
Come vedi, sia i facciali filtranti della categoria ffp1, che delle categorie ffp2 e ffp3, per garantire la massima protezione delle vie aeree, devono essere utilizzati con la massima attenzione. Toccare le superfici contaminate delle maschere facciali usate, potrebbe addirittura aumentare i rischi di contagio e di contatto con gli agenti patogeni.
E per quanto riguarda lo smaltimento delle mascherine usate, ci sono delle particolari pratiche da rispettare?
Si, anche quando ci si toglie la mascherina, bisogna considerare che la sua superficie potrebbe essere contaminata, dunque meglio afferrarla solo ai laccetti laterali, per poi riporla dentro un sacchetto, che dopo essere stato chiuso verrà gettato fra i rifiuti indifferenziati.
E’ importantissimo evitare di disperdere nell’ambiente le mascherine facciali usate, perché potrebbero mettere a serio rischio la salute di chi inavvertitamente dovesse entrarci a contatto.
Ora che conosci meglio le proprietà filtranti delle mascherine ffp1, ffp2 e ffp3 sarai certamente in grado di utilizzare la tipologia giusta per te a seconda del grado di rischio a cui potrebbero essere esposte le tue vie aeree.
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