Primavera e allergia: l’importanza della mascherina in caso di allergia

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L’inizio della tanto attesa fase 2, che è cominciata nei primi giorni di maggio coincidendo, quindi, con il periodo di maggiore concentrazione dei pollini nell’aria, ha destato non poche preoccupazioni nelle persone allergiche. In particolare, i timori hanno riguardato soprattutto l’utilizzo delle mascherine, ormai divenuto obbligatorio.

A queste preoccupazioni, l’Aaiito (l’Associazione allergologi immunologi territoriali e ospedalieri) ha posto fine, tranquillizzando sul fatto che indossare una mascherina sul viso non comporta un peggioramento della capacità respiratoria ma, anzi, può contribuire a tener lontani dall’apparato respiratorio pollini e pulviscoli. Secondo gli esperti, infatti, le particelle presenti nell’aria che causano la fastidiosa allergia sono infatti fino a 1000 volte più grandi del Coronavirus.

Pertanto, una semplice mascherina chirurgica potrebbe anche bastare a far da barriera all’ingresso di questi pollini nelle vie aeree dell’individuo, purché certificata. In questo modo, per gli esperti è auspicabile una riduzione della fastidiosa sintomatologia. 
Vediamo quali caratteristiche deve avere un’efficace mascherina per l’allergia.

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L’importanza della mascherina per l’allergia

L’importanza di indossare una mascherina da parte delle persone allergiche, però, non si limita solo al supporto fornito a queste ultime dall’utilizzo del dispositivo. Sappiamo, infatti, che le allergie ai pollini primaverili si manifestano principalmente con tosse e starnuti. E sappiamo anche che proprio tosse e starnuti sono i veicoli più pericolosi per la trasmissione dei virus e la sua diffusione nell’aria. 

Pertanto, le persone allergiche che possono aver contratto il virus senza saperlo perché asintomatiche, indossando una mascherina possono contribuire a proteggere gli altri. In questo caso, l’utilizzo di una mascherina chirurgica può sicuramente tornare utile.

Chiaramente, oltre all’uso delle maschere, per il trattamento delle allergie si consiglia di affidarsi al parere del medico che prescriverà la terapia antistaminica più indicata per ridurre i fastidiosi sintomi e migliorare il benessere della persona durante i mesi primaverili.

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Perché usare la mascherina per l’allergia

Gli esperti ci dicono che, nonostante il nostro apparato respiratorio riesca in qualche modo a fare da filtro all’ingresso di agenti nocivi come lo smog o gli allergeni tipici della primavera, tuttavia, quando la concentrazione di queste sostanze è troppo elevata, l’organismo potrebbe avere bisogno di un aiuto. Gli scienziati sostengono quindi l’idea di applicare un filtro aggiuntivo come, appunto, quello di un dispositivo di protezione individuale con elevata capacità filtrante. 

A differenza delle mascherine chirurgiche, che servono essenzialmente a evitare che gli schizzi di tosse e starnuti derivanti da chi le indossa si propaghino nell’aria contaminando gli altri e l’ambiente circostante, i DPI, invece, proteggono proprio chi li indossa. E, soprattutto, sono in grado di ridurre la penetrazione nelle vie aeree di agenti inquinanti, patogeni o allergeni di dimensioni anche infinitesimali. Vediamo quindi qual è la mascherina per allergia più efficace in questo periodo.

Mascherina per allergia più efficace 

In molti sostengono che le mascherine più indicate per le persone allergiche siano i dispositivi di protezione individuali (o maschere filtranti) di tipo FFP2.
Come tutti i DPI, anche le maschere FFP2 sono certificate secondo la norma tecnica EN 149 che stabilisce i criteri e gli standard qualitativi che questi prodotti devono soddisfare per poter essere immessi sul mercato.

In particolare, la capacità filtrante dei modelli di mascherine FFP2 arriva al 95%: questi possono, infatti, bloccare l’accesso alle vie respiratorie dell’individuo da parte di polveri, agenti patogeni, smog e virus di dimensioni fino a 0,6 micron (i pollini, invece, di solito hanno dimensioni comprese tra 1 e 15 micron). Non a caso, queste maschere trovano impiego anche in alcuni settori professionali come l’edilizia.

Chi necessita di una mascherina per allergia ancora più efficace e protettiva deve ricorrere alle masherine FFP3. Questi possiedono una capacità filtrante fino al 98% e consentono una difesa pressoché totale anche da sostanze nocive come l’amianto e il piombo. Non a caso, i dispositivi FFP3 vengono utilizzati da chi lavora nell’industria pesante.

Inoltre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato l’utilizzo delle maschere FFP2 e FFP3 al personale sanitario impegnato nella lotta contro il Coronavirus nei reparti ospedalieri dedicati. Questi prodotti sono infatti adatti a chi è fortemente esposto al contatto con il virus. 

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Mascherina per allergia: consigli per l’utilizzo 

Chi teme un peggioramento della propria capacità respiratoria indossando un DPI, può optare per un modello con valvola di espirazione. Questa, infatti, permettendo la fuoriuscita del fiato dalla maschera, evita che si formi la condensa all’interno e agevola la respirazione e il comfort della persona. È importante, però, che a indossare una maschera con valvola non sia un individuo positivo o infetto dal virus, perché altrimenti rischierebbe di diffonderlo ulteriormente e contagiare gli altri.

Nell’ottica di limitare la trasmissione del Coronavirus e di proteggere al meglio se stessi, bisogna ricordare alcune regole fondamentali di utilizzo, come:

  • Rispettare la durata della mascherina (i DPI solitamente garantiscono un funzionamento di otto ore) e non andare oltre il tempo consentito.
  • Gettare le mascherine monouso dopo averle rimosse dal viso anche se sono state utilizzate per un tempo più breve di quello consentito.
  • Lavare con cura con acqua e sapone le mani prima di maneggiare i DPI e dopo averli rimossi.
  • Non scambiare la propria mascherina con quella di qualcun altro.

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